mercoledì 8 aprile 2015

Quinzi abbatte Rola a Napoli. Grande scalpo, Gigi.

I colpi dal lato sinistro camminano poco, a mio modesto parere. Camminano meno rispetto a quelli che uscivano dalla sua racchetta nei beati anni pre-professionistici. La seconda di servizio, poi. La seconda di servizio è un pianto. Non si può essere competitivi con una seconda di servizio del genere. Epperò. Gianluigi Quinzi, la cui tormentatissima integrazione nel mondo del tennis adulto stava iniziando a cancellare la beata speranza di chi vedeva in lui il prescelto che avrebbe riportato la racchetta maschia italiana ai vertici mondiali, ha dato un segnale. Giusto ieri, nel meraviglioso scenario della Mergellina, al primo turno del ricco challenger partenopeo, battendo il cartonato con le sembianze di Blaz Rola, sloveno numero 104 al mondo ma già varie volte con classifica a due cifre, ha ottenuto lo scalpo più importante della carriera. Detto dei colpi un po' ballerini con il dritto e di un servizio che non rende onore alla statura del ragazzone marchigiano, va detto che il rovescio bimane colpito dal lato destro, specie quello lungolinea, sembra aver raggiunto il giusto peso e promette di diventare il grimaldello con cui scardinare le situazioni più scabrose. In attesa di verificare, nel derby generazionale con Flavio Cipolla di giovedì, se il partitone di primo turno è attribuibile a una presa di coscienza di Quinzi oppure ad un Rola ingolfato di babà, deponiamo l'inevitabile pessimismo che atterrisce ognuno di noi quando un giovane connazionale di buone speranze perde cinque partite di fila, e proviamo a pensare che la bella sconfitta con De Bakker nelle qualificazioni di Miami sia stato il punto di svolta della sua giovanissima carriera.