Giusto ieri, a Indian Wells, Gulbis ha raccontato alla stampa che ama Milos Raonic come persona, ma che odia vederlo giocare. Forse, ma solo forse, preferisce Kyrgios, anche se i giocatori "così macchinosi" non gli garbano. Sorvolando sulla preparazione del dritto del sublime lettone, macchinosa fino al parossismo, bisogna ammettere che le sue conferenze stampa dovrebbero essere trasmesse a reti unificate in tutti i paesi che si definiscono avanzati. Tra le decine di dichiarazioni confezionate dai tennisti ad uso e consumo della propria salvaguardia personale, il pensiero libero di Gulbis va tutelato con ogni mezzo. Forza Ernesto!
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