venerdì 27 febbraio 2015

La paffuta portoricana Monica Puig, recente giustiziatrice di Sara Errani ad Acapulco, è stata estromessa iersera dal torneo. Ad esserle fatale, l'ormai spento ma comunque solido palleggio  dell'ex bimba prodigio  Sesil Karatantcheva, capace di raggiungere i quarti del Rolando nel 2005 prima di compiere sedici anni e di imboccare un precocissimo viale del tramonto funestato da un'oscura storia di nandrolone. Fatto sta che la bulgara, poi kazaka, forse ora nuovamente bulgara, di sicuro una personalità complessa, nel 2015 ha ottenuto come miglior risultato il terzo turno nelle qualificazioni di Auckland, dov'è stata brutalizzata dalla Radwanska minore, e nel 2014 vanta un quarto all'international di Quebec City, perso maluccio da Mirjana Lucic-Baroni. Eppure ieri ha superato la Puig, che spenderà pure una discreta porzione dei prize money in ristoranti, ma che rimane una potenziale stellina in graduale ascesa. E che, giusto ieri, aveva annientato la Errani. Morale della favola? Per fortuna non esiste la proprietà transitiva, nel tennis.

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